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Tre modi per evitare il jet lag volando in jet privato

Air Partner - 26 apr 2018

Il jet lag è un problema comune per chi vola su lunghe distanze e può interessare anche chi è abituato a viaggiare, scegliendo spesso voli privati per lavoro. I suoi sintomi possono essere estenuanti: affaticamento, ansia, nausea e giramenti di testa. Tutto questo può diventare frustrante, soprattutto se si viaggia spesso e non si ha il tempo di prevedere nella propria tabella di marcia momenti di riposo e ripresa.


Società del Gruppo Air Partner, Clockwork Research offre consulenza sulla gestione dei rischi dell’affaticamento, e ha stilato per noi alcuni consigli utili su come ridurre gli effetti del jet lag. La sua équipe di preparatissimi esperti, composta da psicologi, fisiologi e professionisti della sicurezza, si basa su una comprensione scientifica della stanchezza, per offrire soluzioni di gestione dei rischi dell'affaticamento innovative in tutto il settore dell’aviazione. 

Perché soffriamo di jet lag? 

Il jeg lag si verifica quando il nostro orologio interno (ritmo circadiano) subisce un’interferenza e non è più sincronizzato all’ambiente esterno. Uno degli aspetti più evidenti del disturbo è l’incapacità di dormire quando si desidera o una forte sonnolenza durante le ore del giorno. La gravità del jet lag e il tempo necessario alla ripresa dipendono dal numero dei fusi orari attraversati. È infatti più facile riprendersi se si viaggia verso ovest, perché è più semplice ritardare i ritmi e dormire più tardi. Al contrario, viaggiando verso est le difficoltà possono aumentare, poiché dobbiamo addormentarci e svegliarci prima rispetto ai nostri ritmi originari. In ogni caso, più fusi orari attraversiamo più avremo difficoltà a riprenderci.

Come abituarsi al nuovo fuso? 

Comportamento 

Se possibile, è bene scegliere un orario di volo che faciliti la ripresa dal jet lag. Alcune prove scientifiche dimostrano che i voli che incidono meno sui nostri ritmi di sonno (ovvero che non ci impongono di restare svegli per tempi molto più lunghi del normale) rendono più semplice riprendersi dal jet lag. In caso di impossibilità, si possono provare prima altre strategie, durante e dopo il volo:

  • cercare di adattarsi al nuovo fuso già prima di partire, ad esempio andando a letto più tardi se si viaggia verso ovest o svegliandosi prima se si viaggia verso est, e regolando i pasti per avvicinarsi agli orari della destinazione;
  • in volo, spostare le lancette dell’orologio subito dopo il decollo e adeguare il proprio comportamento al nuovo orario, mangiando negli orari dei pasti della destinazione e cercando di non dormire nelle “ore diurne” del luogo di arrivo;
  • una volta raggiunta la destinazione, cercare per quanto possibile di adeguare il proprio comportamento al nuovo fuso il prima possibile. Gli orari dei pasti aiutano davvero a impostare il nostro orologio interno: fare colazione, pranzare e cenare secondo gli orari della destinazione può aiutare ad adeguarsi alla nuova routine.

Esposizione alla luce 

La luce è il segnale maggiore che il nostro corpo riceve per sapere se è giorno o notte. È quindi molto importante per aiutare il nostro orologio interno ad adeguarsi al nuovo orario. Ma per trarne i massimi benefici, è importante regolare bene i tempi. Il tutto dipende dal numero dei fusi attraversati, ma, in generale, il suggerimento è di esporsi alla luce al mattino dopo aver viaggiato verso est (per favorire il risveglio) ed evitare troppa luce la sera. Dopo aver viaggiato verso ovest, invece, evitare la luce la mattina presto per favorire un sonno ritardato, esponendosi al contrario a più luce la sera.

L’effetto veglia della luce è dovuto alla reazione del nostro corpo alle emissioni luminose blu presenti nella luce naturale. Sebbene la luce esterna resti la migliore, anche la luce artificiale intensa aiuta (soprattutto quella LED bianca). 

Dispositivi elettronici 

I telefoni, i tablet e i computer emettono la stessa luce blu a cui siamo esposti durante il giorno e potrebbero quindi interferire con l’adeguamento del nostro orologio interno. È bene evitare di utilizzarli prima di dormire o durante la notte se ci si sveglia. L’effetto dei dispositivi digitali può essere ulteriormente ridotto installando un’app che riduce la luce blu, come f.lux, oppure attivando la modalità notte e avendo cura di aggiornarla al nuovo fuso.

Scegliere un jet privato! 

La flessibilità di volare con un jet privato consente di fare tanto altro per evitare la sensazione del jet lag all’arrivo. Grazie al catering su misura a bordo, potrete selezionare pasti più leggeri e consumarli all’orario che preferite, adeguando gli orari dei pasti al nuovo fuso. La cabina privata consente inoltre più ampiezza e spazio per allungare le gambe e mantenere una buona circolazione. Minori tempi di viaggio significano anche che il tragitto sarà più rapido, con meno stanchezza all’arrivo a 

destinazione. Ma, soprattutto, i jet più grandi offrono comode sistemazioni letto. Dormire o meno sull’aereo dipende molto dall’orario del volo: se si vola di notte, dormire a bordo può aiutare molto e molti jet offrono la possibilità di convertire il divanetto o il sedile in letto. Invece, se il volo avviene interamente nelle ore diurne di destinazione, è meglio cercare di non dormire per favorire un corretto adeguamento del proprio orologio interno: il tempo di volo potrà essere dedicato al relax o al lavoro.

Molti jet privati sono inoltre dotati di un filtro di aria pulita al 100% nei sistemi di circolazione interni, che riduce l’aria viziata e la sensazione di chiuso spesso caratteristici dei voli di linea.  Alcune prove dimostrano che l’ambiente della cabina (e quindi la pressione, i livelli di umidità, il rumore e il movimento) può influire sulla “stanchezza da viaggio”, ovvero sulla sensazione di affaticamento che proviamo dopo avere viaggiato. A differenza del jet lag, la caratteristica principale della stanchezza da viaggio è che scompare dopo una rinfrescante notte di sonno. Oltre al filtro dell’aria, alcuni modelli di jet privato più recenti consentono di regolare la pressione della cabina, di ridurre i rumori e di avere più spazio per muoversi: con grande probabilità scoprirete che volando con un jet privato vi sentirete meno stanchi dopo il viaggio.

 

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